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20 Novembre 2025
MERCOSUR: ACCORDO DA RESPINGERE SENZA SALVAGUARDIA AUTOMATICA E RECIPROCITA’

L’UE procede spedita verso l’approvazione del Mercosur ma senza una clausola di salvaguardia automatica e l’applicazione del principio di reciprocità l’accordo rischia di diventare una sciagura per la filiera agroalimentare del nostro paese ed europea. A denunciarlo è Coldiretti Toscana nel commentare l’approvazione del Consiglio Ue della proposta di regolamento – per altro senza alcuna modifica - che disciplina l’applicazione delle misure di salvaguardia dell'accordo di partenariato Ue-Mercosur e dell'accordo commerciale intermedio Ue-Mercosur per i prodotti agricoli.

Coldiretti Toscana insieme a Filiera Italia tornano a palesare preoccupazione e perplessità bollando come “inefficaci le presunte tutele a favore degli agricoltori”. L’accordo – spiegano Coldiretti Toscana e Filiera Italia - spalancherà le porte del mercato europeo a prodotti agricoli ed agroalimentari provenienti da Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay: paesi che hanno regole e standard produttivi, sanitari, sociali ed ambientali molto meno stringenti rispetto ai paesi dell’Ue prefigurando anche un problema di concorrenza sleale. Basti pensare all’uso nei Paesi sudamericani degli antibiotici e di altre sostanze come promotori della crescita negli allevamenti, o al massiccio uso di pesticidi vietati da anni in Europa. Particolarmente rilevanti sono gli allarmi relativi alla presenza irregolare di pesticidi perché i pesticidi segnalati spesso non sono più ammessi nell’Ue, oppure superiori ai limiti massimi consentiti  (Mlr) nell’Unione. Peraltro il 90% dei prodotti del Sudamerica - sottolineano Coldiretti Toscana e Filiera Italia - entra in Europa solo attraverso lo scalo di Rotterdam, anche quando la logistica non lo giustificherebbe. Il motivo è probabilmente che nel porto olandese c’è una totale inadeguatezza dei controlli e passa di tutto.

L’accordo, così come è strutturato, favorirà, infatti, l’arrivo in Europa di centinaia di milioni di chili di carne di manzo, di maiale e di pollo, oltre a riso, miele, zucchero, che andranno a sommarsi alle quantità che già vengono importate dal Sudamerica. Un traffico, quello che porta in Toscana, già in solida crescita come rivelano i dati dell’istat nei primi sei mesi dell’anno con le importazioni di prodotti alimentari e bevande balzate del 23% mentre quelle agricole addirittura del 52%.

In sostanza, secondo Coldiretti Toscana, la mancata previsione dell’attivazione automatica della clausola di salvaguardia rende la misura priva di effetti pratici – rileva Coldiretti Toscana - in quanto sarebbe soggetta all’apertura di un’inchiesta da parte della Commissione e la cui adozione dovrebbe basarsi sulla presenza contemporanea di più condizioni, tra cui la dimostrazione che l’aumento delle importazioni sia dovuto all’effetto degli obblighi previsto dall’accordo, compresa la riduzione dei dazi doganali su tale prodotto. Condizioni che rischiano di basarsi su una forte discrezionalità della Commissione e sui tempi burocratici per far scattare l’inchiesta incompatibili – conclude Coldiretti Toscana - con una reale tutela delle filiere e degli agricoltori danneggiati dall’incremento delle importazioni a dazio zero.

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