Giornata di festa e momento di riflessione, preghiera e condivisione per mettere al centro la figura dell’agricoltore, custode del Creato, il cui ruolo è oggi ancora più indispensabile per la salvaguardia della terra e la vita ma anche la necessità di fermare la deriva del profitto ad ogni costo che ci sta portando verso la distruzione. “Oggi c’è chi muore di indigestione ma sono di più coloro che muoiono di fame. – ha detto nella sua bellissima omelia il vescovo di Pisa, Giovanni Paolo Benotto - Ci troviamo in un’epoca dove tutto si vende e tutto si compra: l’atteggiamento della disponibilità e della vera gratuità sta scomparendo. C’è da chiedere al Signore che davvero, gli uomini non osino andare oltre in quella che è la demolizione dell’ equilibrio della natura e che ci si fermi di fronte a questa corsa sfrenata che porta alla distruzione. E’ rispettando i ritmi creaturali che ci sono stati offerti si possa realizzare una società più giusta e condivisibile”. Un intervento potente, nei contenuti e nel messaggio che vuole condurci per mano verso una società più giusta e solidale. Seduti, di fronte all’altare, insieme al presidente provinciale di Pisa, Marco Pacini e al presidente provinciale di Livorno, Simone Ferri Graziani e al direttore interprovinciale, Giovanni Duò, c’erano la Presidente regionale di Coldiretti, Letizia Cesani ed il sindaco di Pisa, Michele Conti.
Il clacson dei trattori ed il mercato dei Campagna Amica all’ombra della Torre di Pisa, in Piazza dei Miracoli, hanno fatto da cornice alla 74° Giornata del Ringraziamento, la tradizionale ricorrenza che dal 1951 viene festeggiata dalla Coldiretti per rendere grazie per il raccolto dei campi al sicuro in cantine e magazzini e chiedere la benedizione per i futuri. Un’annata agraria, quella che si è appena conclusa, piena di insidie che non scalfisce però la fede e la passione degli agricoltori che hanno portato, fin sotto l’altare, i frutti della terra e degli animali di cui si prendono cura. Di grande impatto la benedizione dei trattori all’ombra della Torre di Pisa a cui hanno partecipato, a fianco degli agricoltori, tantissimi turisti che si sono poi fermati agli stand dei produttori per assaggiare i loro prodotti.
Li ha chiamati “agricoltori eroi” il Presidente di Coldiretti Pisa, Marco Pacini durante il suo intervento: “eroi perché sono in prima linea per produrre cibo e difendere le comunità dagli effetti dei cambiamenti climatici con le quotidiane azioni, eroi perché, nonostante le tante difficoltà, non si piegano. – ha detto Pacini – Serve un cambio di rotta radicale: fermare il consumo di suolo per garantire a noi e alle future generazioni una risorsa indispensabile da cui dipende il 95% della produzione alimentare e che ospita il 90% della biodiversità. E serve riappropriarci della dieta mediterranea per riconnetterci alla terra e ad un’alimentazione sana, salubre, equilibrata distante anni luce dai cibi ultraprocessati, ricchi di coloranti, aromi, esaltatori di sapidità, emulsionanti, edulcoranti, addensanti, agenti anti-schiuma, glassanti e molto altro e dalla carne in provetta. Senza terra non c’è cibo”.