Altra stagione da record nei boschi della Garfagnana. E già scattata la corsa a porcini, finferli, trombette, chiodini con le piogge delle ultime settimane che hanno creato le condizioni favorevoli alla crescita dei funghi. E’ quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti sull’inizio delle attività di raccolta lungo che registra un vero boom spinta dal ritorno del bel tempo ma anche dalla voglia di trascorrere tempo libero all’aria aperta passeggiando tra i boschi senza stress da distanziamento sociale per l’emergenza Covid.
“E’ necessario – spiega Andrea Elmi, Presidente Coldiretti Lucca - tuttavia evitare le improvvisazioni e seguire alcune importanti regole che vanno dal rispetto di norme e vincoli specifici presenti nei diversi territori, alla raccolta solo di funghi di cui si sia sicuri e non fidarsi assolutamente dei detti e dei luoghi comuni, ma anche rivolgersi sempre, in caso di incertezza, per controlli ai Comuni o alle Unioni micologiche e utilizzare cestini di vimini ed evitare le buste di plastica”. Funghi significa anche ristorazione e turismo. Sua maestà il porcino è l’ingrediente più ricercato dai turisti: “è l’ingrediente principale di metà delle ricette della nostra bella terra – spiega ancora – L’ingrediente più ricercato già in queste settimane. Per fortuna sarà un’altra stagione da record. I funghi non mancheranno e questo consente anche di evitare rincari o prezzi folli”.
La nascita di porcini, chiodini, finferli e altre varietà – sottolinea la Coldiretti – per essere rigogliosa richiede come condizioni ottimali terreni umidi senza piogge torrenziali, una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura all’interno del bosco. L’attività di ricerca – continua Coldiretti – non ha solo una natura hobbistica che coinvolge moltissimi vacanzieri e svolge anche una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove rappresenta un’importante integrazione di reddito per migliaia di “professionisti” impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali, con effetti positivi sugli afflussi turistici.
In Toscana le precipitazioni intense dei giorni scorsi hanno creato le condizioni favorevoli alla crescita dei funghi per i quali si preannuncia un autunno molto interessante con un incremento del 50% nella raccolta rispetto alla media degli ultimi anni. Per i meno avventurosi il consiglio è comunque quello di recarsi nei mercati di Campagna Amica dove molto spesso è possibile acquistare anche funghi coltivati. In questo caso la Coldiretti invita a verificare l’indicazione il luogo di raccolta o coltivazione, dell’origine in etichetta o su appositi cartellini che deve essere riportato obbligatoriamente. Le indicazioni obbligatorie devono essere presenti sui documenti che accompagnano il prodotto in tutte le fasi della commercializzazione e che l’indicazione del Paese di origine è sempre obbligatoria per tutti i prodotti ortofrutticoli freschi, compresi tartufi e funghi spontanei. Una garanzia – continua la Coldiretti - per sapere se i pregiati frutti del bosco sono stati raccolti nella Penisola o se sono arrivati in Italia da Paesi lontani con minore freschezza e garanzie di qualità e sicurezza alimentare. I funghi sono ricchi di proteine e fibre, poco calorici, poveri di sodio e ricchi di potassio e in Italia durante l’anno – conclude Coldiretti – se ne consumano in media circa un chilo a testa.