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18 Febbraio 2025
FRODI: PREFETTO DIONISI A CASA COLDIRETTI PER ILLUSTRARE PROTOCOLLO SALVA MADE IN ITALY PER IL PORTO LIVORNO

“D’ora in poi sapremo esattamente quali materie prime agricole e quali prodotti agroalimentari entreranno all’interno dei container nel nostro Paese attraverso il porto di Livorno. E’ una forma di tutela per le imprese agricole, per il Made in Italy e per i consumatori toscani e italiani”: è quanto ha detto il Prefetto di Livorno, Giancarlo Dionisi in occasione dell’incontro a Casa Coldiretti, a Firenze, con dirigenti e presidenti per illustrare il protocollo che coinvolge l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale ed il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e dal Ministero del Made in Italy. Era la prima volta che un Prefetto partecipa ad una seduta del consiglio regionale. “L’input arrivato da Coldiretti Pisa e Livorno e Coldiretti Toscana è stato indispensabile per formalizzare il protocollo salva Made in Italy che istituzionalizza il monitoraggio delle merci agricole all’interno dello scalo con l’obiettivo di contrastare le frodi alimentari che danneggiano le imprese ed i cittadini. Questo protocollo, che unisce le forze di più enti aprendo alla possibilità di partecipare a tutte le forze che ancora non ne fanno parte, ci da ora la possibilità di conoscere esattamente il contenuto di tutti i container in arrivo al porto di Livorno mettendo in rete tutti i sistemi e le piattaforme informatiche dell’Autorità Portuale e dell’Agenzia delle Dogane”.

ASCOLTA L'INTERVISTA

Dal porto di Livorno sono sbarcate via mare in Toscana nell’ultimo anno un quarto delle importazioni di materie prime agricole e prodotti alimentari superano i 600 milioni di euro in valore. Da qui la necessità di alzare il livello di attenzione ed intensificare i controlli a tutela del reddito degli agricoltori, delle filiere agricole nazionali e della salute dei consumatori: una priorità condivisa negli scorsi mesi (era novembre) con il Prefetto di Livorno durante un incontro con la presidente regionale, Letizia Cesani ed il presidente di Coldiretti Livorno, Simone Ferri Graziani.

Da sempre impegnata nel pretendere maggiori controlli sulle importazioni, Coldiretti Toscana ha messo in cima alla lista delle priorità l’abolizione del codice doganale, un sistema che consente ad una materia prima agricola o semilavorata proveniente dall’estero di diventare magicamente tricolore con una minima lavorazione nel nostro Paese. Per tutelare il reddito degli agricoltori e la salute dei cittadini Coldiretti Toscana ha lanciato, in occasione della grande mobilitazione del Brennero, la raccolta firme per l’etichettatura europea di origine per tutti gli alimenti commercializzati nel mercato comunitario. Secondo Coldiretti Toscana trasparenza e tracciabilità sono infatti elementi fondamentali per assicurare una giusta remunerazione agli agricoltori, garantire ai consumatori cibi sani, sicuri, sostenibili ed etici e contrastare la concorrenza sleale.

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