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9 Febbraio 2010
ECCO IL NUOVO LOGO UE BIO

Scelto tra oltre 3.500 proposte, questo è il vincitore del concorso per il nuovo logo biologico dell'Ue. Dal 1° luglio 2010 tutti gli alimenti biologici preconfezionati prodotti in un Paese dell'Unione Europea avranno il nuovo logo.
La Commissione Ue ha annunciato il vincitore del concorso per il nuovo logo biologico dell'Ue: si chiama "Euro-leaf" ed è stato ideato dallo studente tedesco Dusan Milenkovic; ha ottenuto il 63% dei voti totali (negli ultimi due mesi hanno votato online circa 130mila persone). Nel logo "Euro-leaf" le stelle simbolo dell'Unione tracciano il profilo di una foglia su sfondo verde; un simbolo molto diretto che trasmette due messaggi chiari: natura ed Europa.
Il logo vincente è stato scelto tramite un concorso paneuropeo aperto a studenti di arte e di design. Una giuria di esperti internazionali ha esaminato le circa 3.500 proposte pervenute, selezionando le tre finaliste, che sono poi state votate dai cittadini europei fino al 31 gennaio 2010.
Piu’ di un italiano su due (56  per cento) ha messo nel carrello della spesa prodotti biologici almeno qualche volta nel corso del 2009 con un aumento in numero del 4 per cento rispetto all’anno precedente nonostante la crisi. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti /Swg in riferimento al varo del nuovo logo europeo per gli alimenti biologici.
Il nuovo logo per riconoscere le produzioni biologiche comunitarie è - sottolinea la Coldiretti - particolarmente importante per i consumatori in Italia dove il biologico sviluppa un giro di affari stimato in 3 miliardi di euro con l’agricoltura nazionale che detiene il primato nel numero di imprese agricole biologiche (circa 45mila) su un territorio di oltre un milione di ettari. L’aumento del 32 per cento delle aziende dove acquistare direttamente (2176 nel 2009), quella del 22 per cento degli agriturismi ed il boom dei mercati degli agricoltori evidenziati da Biobank, confermano - sostiene la Coldiretti - la forte crescita di un segmento della popolazione che non si accontenta di acquistare biologico ma che vuole conoscerne anche la provenienza.
Di fronte a questa esigenza occorre anche intervenire - conclude la Coldiretti - con misure di trasparenza introducendo al più presto il marchio del biologico italiano, come previsto dal regolamento comunitario, per consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli sulla reale origine del prodotto acquistato.

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