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30 Agosto 2012
CACCIA: DEROGA PER LO STORNO, A LIVORNO NON SI PO’

Deroga per la caccia allo storno … tranne che in provincia di Livorno: Coldiretti: oltre al danno anche la beffa. Ancora una volta gli agricoltori sono vittime della burocrazia.
E’ quanto denuncia la Coldiretti di Livorno dopo che la Giunta Regionale ha deliberato di consentire, anche per la stagione che sta per aprirsi, il prelievo in deroga allo storno in 82 comuni della Toscana. Ebbene- afferma il Presidente della Coldiretti di Livorno Ferri Graziani - la provincia di Livorno non risulta essere presente con nessun comune, quasi che lo storno abbia deciso di non frequentare questo territorio.
E pensare che l’amministrazione provinciale di Livorno, oltre all’Agricoltura, annovera al proprio interno uno specifico Assessorato alla Caccia e pertanto, dovrebbe essere più che vigile sul fronte della difesa dai danni della fauna.
Dove erano – continua Ferri Graziani - le ATC quando sicuramente sono state interpellate  relazionare sui danni, e non ci si venga a raccontare che la colpa è degli agricoltori che non fanno le denunce.
Si consideri che i danni provocati dallo storno in Toscana sono molto superiori rispetto ai danni dichiarati dagli agricoltori. Tra il dato certificato, ovvero quello denunciato dagli agricoltori, e quello effettivamente subito ma non denunciato, esiste un divario enorme alimentato dalla macchina della burocrazia e da un iter scoraggiante. Un dato “irreale” a confronto dei milioni di esemplari di storno che hanno infestato, negli ultimi anni, tutta la Regione e che a centinaia di migliaia. ogni giorno si alimentano a discapito dell’agricoltura livornese e della biodiversità del proprio territorio .
“La priorità, insieme alla caccia in deroga attivata con successo dalla Regione Toscana, - ma ahimè in questo caso ignorata dalle amministrazioni pubbliche locali - è l’inserimento della specie storno, da parte di Bruxelles, tra le specie cacciabili  – afferma il direttore della Coldiretti Aniello Ascolese -;  è l’unica soluzione per evitare che ogni anno, puntualmente, si ripropongano tensioni e conflitti tra chi è a favore e chi no. La Regione Toscana ha compiuto uno sforzo importante approvando la delibera visto che fino al 2010, la caccia in deroga non era stata possibile, e sta facendo pressioni sull’Unione Europea per modificare lo status dello storno in Toscana. Un percorso che condividiamo. Lo storno – ribadisce Ascolese - è un problema serio, reale, come lo sono molte specie fuori controllo come i cinghiali, i daini, i cervi e i mufloni nell’Arcipelago Toscano. Purtroppo la burocrazia non ci aiuta a delineare il quadro reale del problema e non facilita l’agricoltore al momento della denuncia e della richiesta danni”. In conclusione il presidente Ferri Graziani a nome della Coldiretti chiede che si torni a lavorare sulla semplificazione e sullo snellimento: “L’agricoltore è scoraggiato – afferma – nell’affrontare il percorso di richiesta danni. Insieme al tempo, e alle ore di lavoro che sono sottratte tra file agli sportelli e spiegazioni, deve far fronte a complicati meccanismi burocratici. Il risultato finale è che l’agricoltore non denuncia i danni di fatto distorcendo involontariamente la realtà”.

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