I verdi germogli dei vigneti eroici strappati dalle viti da chicchi di grandine grossi come noccioline: è questa la desolante immagine che resterà ai viticoltori elbani del ponte pasquale. E’ Guido Allori, presidente della sezione elbana di Coldiretti e viticoltore, a documentarlo in un video girato con il cellulare. Nel video, il giorno dopo la calamità, si vedono chiaramente i rami della vite danneggiati ed i germogli a terra. La violenta grandinata, che ha interessato l’Isola d’Elba nella serata di sabato 8 aprile, si è abbattuto sull’area che va tra Lacona a Mola: un territorio vocato alla produzione dei due pregiati Doc isolani come l’Ansonica e l’Aleatico. A fornire un primo bilancio degli effetti della violenta grandinate di sabato sull’isola e su parte della regione, è Coldiretti Livorno. “Non appena riprenderà il normale ciclo vegetativo delle viti avremo un quadro reale e più completo dei danni prodotti dalla grandinata. – spiega Simone Ferri Graziani, Presidente Coldiretti Livorno – Ci vorranno dieci-quindici giorni per capire la reale entità della calamità sulla prossima vendemmia”.
Il brusco abbassamento della colonnina di mercurio negli scorsi giorni in molte zone della regione è arrivato dopo un inverno insolitamente caldo, con temperature superiori di 1,2 gradi alla media storica che aveva innescato il risveglio anticipato della vegetazione di piante ed alberi da frutto. L’Isola d’Elba non fa eccezione: a marzo la temperatura media è stata di 12,7 gradi, superiore di 1,5 gradi rispetto alla media storica del trentennio 1991-2020.
Anche dove gli agricoltori hanno affrontato i costi dell’assicurazione il danno rimane comunque pesante per la presenza di franchigie attorno al 30%. Una vera e propria calamità che colpisce le colture già stressate dalla siccità della scorsa estate: uno scenario che si preannuncia complicato anche nei prossimi mesi con un livello di criticità tra il severo per la parte Ovest e moderato per la parte Est che si affaccia sulla Toscana.
I raccolti – spiega Coldiretti Livorno – sono sempre più esposti alle conseguenze dei cambiamenti climatici che nell’ultimo anno hanno causato danni e messo a rischio la sopravvivenza delle imprese agricole. L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude Coldiretti Livorno – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.