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7 Marzo 2020
Coronavirus. Al via la campagna #MangiaItaliano anche a Pisa e Livorno

Per combattere la disinformazione, gli attacchi strumentali e la concorrenza sleale è cominciata oggi la campagna #MangiaItaliano per salvare la reputazione del Made in Italy, difendere il territorio, l’economia e il lavoro e far conoscere il valore della più grande ricchezza del Paese, quella enogastronomica.

Piovono infatti le prime disdette degli ordini in più di una azienda agricola su quattro (27%) per il crollo della domanda alimentare dopo la paralisi del turismo, i ristoranti vuoti, la chiusura forzata delle mense scolastiche e le difficoltà per l’export. È quanto rivela la prima analisi Coldiretti/Ixè sugli effetti dell’emergenza Coronavirus sull’agroalimentare Made in Italy in occasione del primo weekend di avvio della campagna #MangiaItaliano nei mercati e negli agriturismi di Campagna Amica.

Una mobilitazione per difendere la principale ricchezza del Paese che è partita anche a Pisa e Livorno, nei mercati alla corte Ex Sanac e in via Padre G.B.Saglietto, dove decine e decine di persone, fra clienti e produttori, hanno ribadito la loro scelta a sostegno del cibo italiano.

La Toscana, con i suoi 32 prodotti a denominazione di origine Dop e Igp riconosciuti dall’Unione Europea tra formaggi, oli extravergine di oliva, salumi e prodotti a base di carne, vini, panetteria e pasticceria, costituisce un patrimonio – sottolinea la Coldiretti - messo a rischio dall’espansione del Covid-19 che sta provocando gravi difficoltà produttive, logistiche e commerciali a livello nazionale, senza dimenticare i pesanti danni di immagine e gli effetti del crollo del turismo che è sempre stato un elemento di traino del Made in Italy agroalimentare all’estero, amplificato dallo stop forzato alle Fiere che sono un momento importante di promozione.

Non si vede una soluzione a breve visto che - continua la Coldiretti - per oltre la metà (51%) delle aziende l’impatto economico negativo è purtroppo destinato a durare nel tempo. Da quando è iniziata l’emergenza coronavirus – spiega Coldiretti – il fatturato è crollato nel 41% delle aziende del settore ma la situazione è ancora più grave negli agriturismi dove il 79% delle strutture dichiara un calo del fatturato. «È in atto a livello internazionale una campagna massmediatica denigratoria ai danni dell’Italia che sta producendo effetti disastrosi», denuncia Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana. «Dobbiamo essere uniti e compatti per rispedire al mittente le informazioni distorte create ad arte dalla concorrenza – prosegue - che stanno mettendo in ginocchio il settore agrituristico e florovivaistico, oltre all’export dei prodotti agroalimentari. L’ingessamento di alcuni importanti poli della logistica e le fake news che ci stanno dipingendo strumentalmente come untori, stanno avendo come effetto immediato l’aumento esponenziale delle disdette negli agriturismi con punte fino all’80%, con l’annullamento delle prenotazioni che stanno arrivando fino a settembre. Coldiretti è l’Italia e intende contribuire a ricreare il clima di fiducia che il nostro Paese».

La decisione Usa di innalzare il livello di allerta e il blocco dei voli da parte dell'American Airlines fa il paio con il crescente numero di Paesi che mette vincoli sanitari ai propri cittadini che viaggiano in Italia, con la Romania – sottolinea Coldiretti – che impone la quarantena ai suoi cittadini provenienti dall’Italia ma misure restrittive sono state previste anche dalle autorità sanitarie polacche che raccomandano di adottare l’auto-monitoraggio mentre la Bulgaria chiede a tutti i passeggeri provenienti da tutte le Regioni italiane (sintomatici ed asintomatici) di compilare al rientro un questionario, in presenza di un ispettore sanitario con l’invito ad osservare una quarantena al proprio domicilio nel Paese.

«I nostri agriturismi stanno ricevendo centinaia di cancellazioni di prenotazioni da Paesi quali Canada e USA, ma anche Belgio, Olanda, Germania e Paesi Scandinavi, mentre il mercato interno ed estero ha subito una flessione preoccupante sul fronte della vendita dei prodotti agroalimentari, un danno che, se non rientra nel breve periodo la psicosi alimentata da informazioni false, sarà di proporzioni incalcolabili. Dobbiamo reagire tutti insieme per superare questo momento di forte criticità», aggiunge il direttore di Coldiretti Toscana, Angelo Corsetti.

L’avvio di una corretta campagna di informazione sulla qualità e la salubrità dei prodotti agroalimentari Made in Italy e del turismo è la priorità segnalata dalla metà delle aziende del settore (50%) che chiedono però – conclude Coldiretti - anche sgravi fiscali e contributivi, sostegni a consumi ed esportazioni e interventi di sostegno comunitari.

L’IMPATTO DELL’EMERGENZA CORONAVIRUS SUL CIBO MADE IN ITALY

DANNI AZIENDE COLPITE
Disdette sugli ordini 27%
Crollo del fatturato 41%
Crollo delle presenze in agriturismo 79%
Difficoltà di lungo periodo 51%

Fonte: Coldiretti/Ixè

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